Col naso all'insù, osservazione delle stelle cadenti

Sabato 11 Agosto 2018 alle ore 21:00


foto Col naso all\'insù, osservazione delle stelle cadenti

 

Serata dell'11 agosto 2018: le Perseidi e i pianeti


Quest'anno lo spettacolo delle stelle cadenti di agosto, le Lacrime di S. Lorenzo, sarà interessante per due motivi: prima di tutto perché la Luna sarà nuova e non disturberà l'osservazione, e poi perché abbiamo ben quattro pianeti facilmente visibili che arricchiranno la serata: Venere, Giove, Saturno e Marte.

Quasi tutti gli sciami meteorici (stelle cadenti) derivano da una propria cometa; in questo caso è la Swift-Tuttle, una cometa che fa parte del nostro sistema solare e che torna a farci visita ogni 133 anni circa (l'ultimo passaggio vicino al Sole è avvenuto nel 1992). Quando la Terra giunge in prossimità dell'orbita, le polveri lasciate durante il percorso vengono attratte dalla gravità del nostro pianeta; le particelle di polvere cadendo entrano nell'atmosfera terrestre e data la velocità raggiunta, bruciano per attrito creando la caratteristica scia luminosa.

Le particelle, contrariamente a quello che si è portati a pensare, sono molto piccole, normalmente inferiori a un granello di sabbia! Ma sono sufficienti a creare lo spettacolo che conosciamo. La notte tra l'11 e il 12 di agosto è quella in cui si raggiunge il massimo, mediamente calcolato intorno a 100 meteore all'ora. Il motivo per cui si chiamano Perseidi è dovuto al fatto che esse sembrano provenire da un punto situato nella costellazione di Perseo (come nell'immagine).

Ma anche i pianeti offriranno un grande spettacolo.

Cominciamo da Venere, che in questo momento è la “stella della sera”. Luminosissimo poco dopo il tramonto, si trova tra la Vergine e il Leone ed è prossimo alla massima elongazione orientale; visto al telescopio mostra la fase, come la Luna, e in questo momento appare come la Luna al primo quarto.

Proseguendo lungo l'eclittica verso ovest troviamo Giove, che in questo momento si trova vicinissimo alla stella α della Bilancia (α Librae, Zubenelgenubi). Giove al telescopio mostra lo spettacolo dei suoi quattro satelliti medicei e sulla sua superficie sono visibili due o più fasce, linee di separazione nella sua turbolenta atmosfera.

Andiamo ancora verso ovest e troviamo Saturno, il pianeta con gli anelli, uno spettacolo che al telescopio non delude mai! Quest'anno gli anelli sono abbastanza aperti e si osserva con facilità al loro interno la caratteristica “divisione di Cassini”, la più grande linea di separazione. Saturno si trova nel Sagittario, poco sopra la stella λ (Kaus Borealis) che rappresenta il “coperchio” della teiera. Bisogna dire infatti che il Sagittario dovrebbe rappresentare un centauro che sta scoccando una freccia, ma dal nostro emisfero è più facile vederci una teiera, se non un dromedario...

Alla fine, ancora più a ovest, notiamo un oggetto luminoso dal colore rosso inconfondibile: Marte. Si trova nel Capricorno, e bisognerà aspettare un po' per farlo salire dall'orizzonte in modo da poterlo osservare al meglio. Marte è comunque un soggetto difficile da vedere al telescopio, perché è piccolo rispetto agli altri pianeti (è più piccolo della Terra) e la visione risulta molto sensibile alle condizioni dell'atmosfera terrestre; se l'aria non è molto calma è difficile scorgere i particolari sulla sua superficie. Questa sera proveremo a individuare una delle sue calotte polari e forse qualche formazione più scura della superficie, come la Syrtis Maior.

 

(Fonte dell'immagine: de.wikipedia.org)


11 agosto 2018: le Perseidi e i pianeti:

Apri/Scarica il file

Condividi su: