Sabato 19 Maggio 2018 alle ore 21:00
Sull’orizzonte occidentale, molto bassa, brilla Venere luminosissima con mag. -3,9 al confine tra Toro e Gemelli. Circa 30° più a Est vediamo la Luna con mag. -8,9 e fase al 25%.
Le grandi costellazioni primaverili dominano, col Leone alto a SO, passato il meridiano; Arturo, la stella più brillante della serata, e la Vergine, in basso con Spica praticamente sul meridiano.
Il pianeta Giove, nella Bilancia, illumina il cielo orientale e si mostra come “un Sole in miniatura” coi suoi molti satelliti fra i quali i “medicei” sono di taglia planetaria, con Ganimede e Callisto grandi circa come Mercurio mentre Io ed Europa paragonabili alla nostra Luna.
Le grandi e ricche costellazioni della Vergine e la contigua Bilancia, sono collegate sia per la mitologia che per motivi astronomici. Fino dall’epoca dell’astronomia babilonese, la Vergine era considerata simbolo della giustizia e teneva vicino a sé lo strumento per amministrarla, la bilancia, appunto.
Per i Greci divenne Dike (o Astrea), dea della giustizia, la quale si ritirò in cielo allo scorrere delle varie età, che seguirono l’età dell’oro, nella quale dei e uomini vivevano insieme e in pace. Al corrompersi della specie umana, la giustizia lasciò il mondo.
In epoche successive la Bilancia venne soppressa e lo Scorpione si ingrandì, giungendo con le sue chele vicino alle stelle della Vergine, tanto che le odierne stelle della Bilancia portano nomi che significano ”la chela settentrionale / Zubeneschemali / Beta Librae”; ”la chela meridionale / Zubenelgenubi / Alpha Lib”, e le altre stelle più luminose della costellazione portano varianti di “Zubenelakrabi” / la chela dello scorpione.
Nella Bilancia era contenuto il “punto omega”, opposto al punto gamma, o primo punto d’Ariete, nel quale si trovava il Sole all’inizio dell’autunno boreale, quando nel suo cammino apparente sull’eclittica, la nostra stella passa nell’emisfero Sud. A causa della precessione degli equinozi questo punto omega ora si trova nella Vergine.
La Bilancia ospita il pianeta maggiore del Sistema Solare praticamente sulle coordinate 15h di A.R. e -15° di declinazione Sud, prossimo ad Alpha Lib (stella doppia, la cui compagna si trova quasi a 1 a.l. di distanza, giustificando la grande distanza angolare, che la rende facile ai binocoli astronomici). La stessa Alpha 1 Lib è una binaria spettroscopica.
Fra le altre stelle notevoli troviamo la Delta Librae, una binaria a eclisse, le cui componenti di spettro A0 e G7 sono circa 4 volte più grandi del Sole e con masse 2,7 e 1,2 volte quella del Sole. Sigma è una gigante rossa che nei vecchi atlanti veniva attribuita allo Scorpione, col nome di Gamma Scorpii.
Ultima da segnalare è la 48 Lib, stella di tipo Be, cioè di tipo B con linee di emissione, dovute alla presenza di un guscio o di un disco di gas intorno alla stella. E’ dello stesso tipo della vicina Delta Scorpii e di Gamma Cassiopeiae.
Nella Bilancia è presente l’ammasso globulare NGC 5897 di mag. 8,4 e distante 38.500 a.l., 12° a Sud di Beta Librae, mentre direttamente 11° a Nord della stessa stella troviamo il più famoso M5 in Serpens Caput.
Sta sorgendo la meravigliosa regione di Ofiuco-Scorpione-Sagittario; qui si trova in questo momento l’altro pianeta gigante, Saturno, angolarmente vicino all’ammasso globulare M22, con molte stelle brillanti fra cui Antares.
Concentrandoci sulla regione fra Spica e l’orizzonte Sud, al di sotto delle stelle dell’Idra, possiamo vedere alcuni astri del Centauro, (Theta, Iota ed Eta Centauri). Fra Theta Cen e lo Scorpione, molto basso, troviamo il Lupo. Verso di esso il Sagittario sta scoccando la sua freccia.
Questa zona è occupata dalla cosiddetta “associazione Scorpione-Centauro” a cui appartengono anche alcune stelle della Bilancia. Siamo nel piano della Galassia, in una zona opposta ad Orione e anche qui si sono formate molte stelle luminose e massicce, fra cui la maggiore è Antares.
Al sorgere di Saturno, e scorrendo verso Giove, possiamo inquadrare con un’occhiata una delle regioni più belle della Via Lattea, con molti bellissimi oggetti del cielo profondo.
Giove, Saturno e il cielo profondo:
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