La Luna nel cielo primaverile

Sabato 21 Aprile 2018 alle ore 21:00


foto La Luna nel cielo primaverile

 

Serata del 21/4/2018: ”La Luna nel cielo primaverile”

 

La serata si apre col nostro satellite fra le stelle dei Gemelli, calanti a Ovest, sopra il quasi scomparso Orione. La Luna è illuminata al 38% con magnitudine -9,8 e tramonta intorno a mezzanotte.

Pensiamo alla giacitura dell’eclittica nel cielo: questa sfiora la Luna, passa nel Cancro vicino a M44, incontra Regolo per poi passare vicino a Spica e a Giove, che sta nella Bilancia con mag.-2,4.

Ebbene, circa 15/20 gradi al di sotto dell’eclittica vediamo una regione particolarmente spoglia di stelle luminose. Questo è il regno dell’Idra (Hydra, Hydrae, Hya), la più grande costellazione del cielo. Si tratta di un grande serpente, la cui testa ,formata dalle stelle Delta, Sigma, Eta, Epsilon e Zeta, si trova direttamente a Sud del Cancro e alla stessa altezza di Procione. Circa 15° a SO della Delta si trova l’ammasso aperto M48 (mag.5,5).

L’Idra si estende in declinazione fra circa 6° Nord (Epsilon Hya) e 33° Sud (Beta Hya), mentre in Ascensione Retta si snoda per più di 5 ore, corrispondenti a circa ottanta gradi sulla sfera celeste. Il progressivo allontanamento dalla fascia luminosa della Via Lattea comporta una diminuzione di stelle brillanti, ma anche l’aumento della visibilità degli oggetti di cielo profondo (soprattutto le galassie).

Il cielo primaverile descrive due miti collegati all’eroe Eracle (egli stesso trasposto sulla volta celeste come costellazione estiva). I miti sono quelli del leone di Nemea e dell’ idra di Lerna (aiutata nella lotta contro l’eroe da un granchio = karkinos = cancer, inviato da Era, la moglie di Zeus). L’Idra è collegata anche, con il Corvo, a uno dei miti di Apollo. Inoltre, dato il grande svolgimento delle spire del serpente, questo potrebbe essere anche accostato al mito scandinavo del serpente di Midgard, un mostro capace di avvolgere tutta la Terra, che con l’enorme lupo Fenrir si scontra con gli dei di Asgard, causandone la morte.(“Ragnarok”).

Ritornando all’ astronomia e al cielo profondo dell’ Idra, si può citare l’ammasso globulare M68 (circa 3° a sud di Beta Corvi, mag.7,8). Questo ammasso, distante 33.000 a.l. è notevole perché la sua orbita intorno al centro galattico molto eccentrica, lo allontana fino a 100.000 a.l. ; troviamo poi la nebulosa planetaria NGC3242 (“il fantasma di Giove”, mag.8,6) e la grande galassia M83 (“la girandola australe”, mag.8,2).

Un’altra notevole peculiarità è rappresentata dalla coppia di galassie NGC 3314A+B. Si tratta di due galassie a spirale allineate e sovrapposte, distanti rispettivamente 117 e 140 milioni di anni luce (mag.12). Vedendo l’immagine presa dall’Hubble Space Telescope, e la descrizione presente in internet, è inimmaginabile che le due galassie non stiano interagendo.

Sono presenti molte stelle variabili, le cui magnitudini minime sono piuttosto basse. Fra le meglio visibili si possono cercare la U Hya (mag.4,7-6,2); la W Hya (6,9-9,0) e la Y Hya (6,9-9,0), tutte classificate come semiregolari. Fra queste la W Hya, che è anche una stella al carbonio, ha un raggio 550 volte quello solare.

Nel Corvo, menzionato sopra, l’attrazione principale è data dalla coppia di galassie interagenti NGC 4038+4039 (“galassie antenne” di mag. 11,1). Nelle foto a forte ingrandimento si possono vedere le zone di formazione stellare, innescate dall’incontro. Inoltre le stelle Delta ed Eta Corvi servono da indicatori per la ricerca della bella galassia “sombrero”, M104, nella vicina Vergine.

Il Corvo, per così dire, rappresenta il limite meridionale della “regione delle galassie”, che si trova per la maggior parte entro il cosiddetto ”triangolo equilatero di primavera” (Denebola, Spica, Arturo). Qui, sovrapponendosi in prospettiva i due superammassi della Chioma di Berenice e della Vergine, festoni di universi isola si susseguono, in una zona di cielo apparentemente “vuota”.

Il pianeta Giove, con le sue fasce, i satelliti e la grande macchia rossa, si trova circa 30° a Est di Spica e 20° a NE della coda dell’Idra.

Da ultimo si può provare a cercare il pianetino 1 Cerere.

Questo si trova 1/6 di grado quasi esattamente a Est della stella Iota Cancri, ha magnitudine 8,2 , dista 2,6 Unità Astronomiche dalla Terra e si avvicina alla quadratura.

 

 


Foto: NGC 3314a (in primo piano) e NGC 3314b fotografate dal Telescopio Spaziale Hubble (HST).:

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