Osserviamo il cielo invernale: Orione come guida celeste

Sabato 20 Gennaio 2018 alle ore 21:00


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foto Osserviamo il cielo invernale: Orione come guida celeste

 

Serata del 20 gennaio 2018: Orione come guida celeste

 

Per tutto l'inverno osserviamo lo splendido Orione, circondato da molte stelle luminose che individuano alcune delle principali costellazioni legate al mito del grande cacciatore.

Questa grande e bella costellazione è anche una splendida “mappa celeste”(subito dopo la più famosa Orsa Maggiore): gli allineamenti delle sue stelle ci guidano facilmente verso le altre costellazioni vicine: Cane Maggiore, Cane Minore, Unicorno, Gemelli, Auriga, Toro, tutte attraversate o lambite dalla Via Lattea. Questo grande fiume cosmico lambisce Orione e attraversa il Cane Maggiore e l’Unicorno. In quest’ultima costellazione si trovano molte zone di formazione stellare, tra cui la maggiore è la ”Nebulosa Rosetta”, una grande corona di gas, polveri e stelle simmetrica a Bellatrix rispetto a Betelgeuse, (distante 7 o 8 gradi da alfa Ori).

Orione è accompagnato dai suoi due cani (Maggiore e Minore), le cui stelle alfa (Sirio e Procione) sono doppie contenenti una  “nana bianca”. Il lato occidentale della costellazione rappresenta il braccio alzato contro il Toro, portante uno scudo, o una pelle di leone per difesa. L’altro braccio si leva sopra a Betelgeuse in direzione dei sovrastanti Gemelli e brandisce una clava.

Orione, sono sette stelle quelle principali: Betelgeuse, la spalla più a sinistra, una stella gigante rossa, il cui colore si vede ad occhio nudo; una stella grande e relativamente vicina, l'unica di cui sia stato possibile vedere il disco, sia pure con metodi interferometrici. Segue poi Rigel, il piede più a destra del gigante, una stella azzurra caldissima e molto luminosa. Poi ci sono Bellatrix, la spalla più a destra, e Saiph, l'altro piede.

Altre tre stelle altrettanto luminose formano la cintura. Se l'aria è limpida ed è molto buio, fra la cintura e i piedi è visibile la nebulosa di Orione, M42, detta anche la Spada.

Una volta che si è imparato a riconoscere le stelle che formano Orione, lo si può utilizzare come mappa.

Proseguendo verso il basso nella direzione delle tre stelle della cintura arriviamo a Sirio, la stella Alfa del Cane Maggiore. Questa stella si distingue nettamente dalle altre per la sua luminosità, ha infatti una magnitudine di -1,5, ed è pertanto più lumnosa di Rigel. Seguendo invece la cintura nella direzione opposta, verso l'alto, troviamo Aldebaran, la stella principale del Toro, di colore rosso-arancio; anche Aldebaran è una gigante come Betelgeuse. Proseguendo ancora lungo la stessa linea si giunge allo spettacolare ammasso aperto delle Pleiadi, o Sette Sorelle.

Tracciamo poi una linea immaginaria da Bellatrix a Betelgeuse e curviamola leggermente verso il basso: arriviamo a Procione, stella principale del Cane Minore.

Se invece proseguiamo sulla linea immaginaria che parte da Rigel verso Betelgeuse (quindi verso l'alto) arriviamo a Castore e Polluce, i Gemelli. Polluce è più luminosa di Castore (mag. 1,1 contro 1,6); inoltre Polluce è arancione mentre Castore è bianca.

Allo zenit, proprio sopra la “testa” di Orione troviamo invece Capella, stella principale dell'Auriga;questa costellazione è formata da cinque stelle principali, di cui Capella è in questo momento quella più in alto.

 

 


Orione come guida celeste:

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