Calici di Stelle a Greve in Chianti e a San Casciano

Giovedì 10 Agosto 2017 alle ore 21:00


foto Calici di Stelle a Greve in Chianti e a San Casciano

Saremo ospiti alla manifestazione Calici di Stelle a Greve in Chianti in piazza Matteotti e a San Casciano presso il parco del Poggione, per osservare Giove e Saturno con i nostri telescopi.

Quest’anno l’apparizione dello sciame meteorico delle Perseidi (derivante dalla cometa a breve periodo Swift-Tuttle 1862 III), è offuscata dalla presenza del nostro satellite che sorge in fase calante poco dopo le 23:00, ostacolando l’osservazione delle stelle cadenti il cui massimo è previsto nelle prime ore del 13/8. La fase lunare è il 73% e la magnitudine 11,1 su 12,00 della Luna piena. Il radiante, cioè il punto dell’apparente irradiazione delle meteore è poco a Est di Eta Persei.

Il nostro pianeta attraversa la scia di pulviscolo lasciato dalla cometa circa fra il 15/7 ed il 24/8, con il massimo fra il 9 ed il 14 agosto. Solitamente il picco degli avvistamenti (ZHR=Zenithal Hourly Rate / quota oraria zenitale), è di 60-100 meteore all’ora. Oggi, dato il disturbo della Luna, è atteso un dimezzamento dello ZHR.

Le piccole costellazioni del titolo si nascondono negli interstizi delle luminose e famose protagoniste della stagione. All’ interno del Triangolo Estivo stanno due piccole ma caratteristiche costellazioni: la Freccia (Sagitta, Sagittae, Sge) e la Volpetta (Vulpecula, Vulpeculae, Vul). Le due stelle più occidentali della Freccia(Alpha e Beta) sovrapposte ne rappresentano la coda. Seguendo a Est troviamo di sbieco le stelle Delta e Zeta, e poi la Gamma, la più brillante, che ci servirà per trovare la famosa nebulosa planetaria M27 nella soprastante Volpetta.

Circa a metà tra la Delta e la Gamma Sge, si trova l’attrazione di questa piccola costellazione, l’ammasso globulare M 71. Ancora a Est della Gamma si trova la punta della freccia, Eta Sge. A Nord e NO della presente costellazione troviamo la debole Volpetta. Consideriamo la coda della Freccia, le stelle Alpha e Beta: se saliamo a NO per circa la stessa distanza intercorrente con la Delta, troviamo l’asterismo del cosiddetto “attaccapanni / coathanger”, designato come Collinder 399 o “ammasso del Brocchi”. Si tratta di un gruppo di stelle allineate per caso, con un piccolo “gancio” sotto, che ne ha generato il soprannome. Si può dire anche che qui è stata scoperta, nel 1967, la prima pulsar designata CP1919+21(Cambridge Pulsar di A. R. 19h 19min e decl.+21 gradi). Un’altra caratteristica della costellazione è il nome della stella Alpha (Anser=Oca) dovuto al fatto che la Volpetta era raffigurata con un’oca in bocca.

Torniamo alla Sagitta. Se consideriamo la Gamma Sge e saliamo di 5 gradi a Nord, riconosciamo una fila di tre stelle data dalle 17,14 e 12 Vul -da Est a Ovest- di mag. 5,07; 5,67 e 4,95 . In corrispondenza della stella centrale -14 Vul- troviamo la nebulosa planetaria M27, la più bella della categoria insieme a M57 nella Lira.

Concludiamo descrivendo brevemente il Delfino (Delphinus, Delphini, Del). Questo si trova circa 15 gradi davanti ad Altair e ha la forma di un piccolo rombo dato dalle stelle Alpha, Beta, Gamma e Delta e con la coda, Epsilon, più distante. A parte la forma che attira subito lo sguardo, si può dire che le due prime stelle portano gli strani nomi di Sualocin e Rotanev. Ciò si deve al famoso astronomo Giuseppe Piazzi, direttore dell’osservatorio di Palermo e scopritore del primo pianetino (1 Cerere), il quale volle ricordare il suo collaboratore Niccolò Cacciatore, il cui nome tradotto in Latino e scritto al rovescio diventa Sualocin Rotanev.

Tale usanza è stata applicata anche ad altre stelle.

 

 


Le Perseidi e le piccole costellazioni estive:

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